L’Italia dovrà essere protagonista del coordinamento tra le polizie dei diversi paesi e l’Europol per il contrasto della pedofilia. Nel nostro Paese il fenomeno continua a crescere e, come in altri paesi, assume forme diverse: dalla pedo-pronografia legata alle nuove tecnologie della Rete, alla prostituzione minorile di minori italiani e dei minori immigrati non accompagnati, fino al fenomeno turismo sessuale che non vede diminuire il suo potenzialeDopo 2 settimane di intenso lavoro la Vidtf – Victim Identification Taskforce, con sede presso il quartier generale di Europol a L’Aja ha prodotto oltre 250 sequenze riguardanti abusi sessuali di minori contenuti su file di immagini e video, sono state caricate sul database dell’Interpol denominato International Child Sexual Exploitation, nel quale sono state aggiunte altre 300 sequenze a serie di immagini riguardanti singole vittime già esistenti nello stesso database. Inoltre Europol ha distribuito pacchetti di Intelligence a diversi paesi, per aiutarli ad identificare le vittime. L’impegno di Ecpat è quello di sensibilizzare e informare, attraverso la formazione di professionisti e operatori e raccogliendo dati sull’evoluzione della percezione di sé e del proprio rapporto con la sessualità nei ragazzi. La polizia postale italiana è ai massimi livelli, ora occorre aumentare l’integrazione tra forze dell’ordine, istituzioni e associazioni.Lo sfruttamento sessuale dei minori e la pedofilia sono temi delicati che spesso trovano difficoltà anche ad emergere per paura o stigma sociale, per questo è fondamentale cooperare e implementare il lavoro delle associazioni per affiancare le famiglie in difficoltà perché questi fenomeni non si verifichino oppure perché possano emergere, permettendo un intervento tempestivo a difesa del minore colpito. Per proteggere la sua infanzia e, quindi, proteggere il suo futuro.
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