A scuola di cooperazione con gli Amici del Brasile

sostegno a distanza di Amici del BrasileNell’ultimo numero di O meu Brasil (Il mio Brasile), il giornalino quadrimestrale dell’associazione Amici del Brasile, i ragazzi di una scuola media di Mozzanica, in provincia di Bergamo, raccontano la loro prima esperienza di sostegno a distanza e cooperazione internazionale.

Siamo un gruppo di alunni della Scuola Secondaria di primo grado di Mozzanica e, durante lo scorso anno scolastico (2012-13) le Associazioni di Volontariato del nostro paese ci hanno proposto diverse attività. Tutte erano interessanti, piacevoli e belle ma, al momento della scelta, siamo stati attirati dall’Associazione “Amici del Brasile”, anche per approfondire la conoscenza che avevamo iniziato durante un incontro alla Scuola Primaria.
Inizialmente, non sapevamo esattamente cosa aspettarci, ma “un qualcosa” ci ha fatto dire “dai, proviamo, facciamo questa esperienza, ci sembra coinvolgente; se poi non ci piacerà, non la rifaremo più”.
Così, con questo spirito e ricchi di aspettative, ci siamo presentati al primo incontro
durante il quale abbiamo appreso delle informazioni importanti sull’Associazione.
Danila, infatti, ce ne ha spiegato le principali finalità e noi abbiamo capito che è giusto combattere la povertà che ancora esiste in diverse parti del mondo.
Abbiamo così accolto la sfida e ci siamo detti: “impegniamoci anche noi e decidiamo cosa possiamo fare. E’ vero che siamo ragazzi ma, forse, possiamo portare il nostro piccolo contributo”.
Eccoci così all’opera e, con tanto entusiasmo, il 2.12.2012, abbiamo partecipato alla bancarella con la vendita delle torte, per destinare il ricavato all’acquisto di materiale didattico.
Anche noi abbiamo condiviso quella finalità molto utile e ci siamo impegnati, con i referenti dell’Associazione, a vendere tutti i dolci.
Inizialmente eravamo un po’ timidi ed impacciati perché era la prima volta ma, appena ambientati, ci siamo sentiti a nostro agio: è stato emozionante invitare i passanti alla bancarella, seguirli nell’acquisto e ringraziarli perché, con il loro gesto di solidarietà, avevano contribuito anche loro al miglioramento della vita di qualche bambino in difficoltà.
Questa esperienza è stata così significativa che, con Danila, abbiamo concordato di organizzare una bancarella tutta gestita da noi.
Così, il 5-maggio 2013, ci siamo ritrovati, sempre all’ex salone delle suore, ed abbiamo “venduto” le torte preparate o da noi o dalle nostre mamme. Ci siamo suddivisi gli incarichi (chi addetto alle relazioni con le persone, chi alla cassa…) e, alla fine della mattinata, il ricavato delle nostre fatiche è stato di 367 euro. Quando Danila ci ha detto che li avrebbe usati
per acquistare materiale didattico per le scuole del Brasile dove opera l’Associazione, siamo veramente stati fieri di noi stessi e ci siamo sentiti molto soddisfatti. Avevamo dedicato un sabato pomeriggio (per i preparativi) e una domenica mattina (per la vendita) “a chi è meno fortunato di noi”: non è stato “un peso”, ma “una gioia”.
Altrettanto gioiosa è stata la consegna delle lettere di rinnovo al sostegno a distanza, ai numerosi sostenitori di Mozzanica. Con Danila abbiamo definito le zone di consegna, ci siamo suddivisi in gruppetti e… via con le nostre biciclette… Ci siamo divertiti molto perché, durante gli spostamenti, abbiamo parlato, riso… e anche rafforzato la nostra amicizia. In un modo così piacevole ed allegro, “ci siamo sentiti grandi e responsabili” perché l’Associazione si è fidata di noi e ci ha assegnato un compito importante e delicato come quello della corrispondenza con i padrini.

Formativo ed istruttivo è poi stato il collegamento “Skype” con la sede dell’Associaçao Amigos do Brasil dove viene coordinato il lavoro delle 12 scuole.
Abbiamo concordato la data con Danila (prima della sua partenza), abbiamo preparato le domande e ce le siamo suddivise in modo da parlare tutti. Una nostra compagna ha portato il suo portatile e, grazie a lei, ci siamo collegati “con l’altra parte del mondo”! Che emozione parlare con Danila, Teresina (la coordinatrice didattica delle scuole in Brasile) ed altri operatori brasiliani! Le loro risposte alle nostre domande ci hanno fatto riflettere molto e ci siamo detti: “come siamo fortunati noi! A volte non ci accontentiamo di tutto quello che abbiamo e desideriamo avere sempre di più, ma
se pensiamo che ci sono dei bambini che hanno con difficoltà l’indispensabile per sfamarsi, allora dobbiamo proprio apprezzare tutto ciò che abbiamo”
.
Non possiamo concludere senza ricordare la Festa Junina (del 22-06-13) che ci ha coinvolti in diversificate attività: balli, addobbi, servizi di cucina ecc..
Abbiamo lavorato con giovani ed adulti ed abbiamo così avuto contatti con tante persone: anche questo ci ha arricchito perché ci ha insegnato a collaborare con tutti, indifferentemente dall’età.
Quando poi ci hanno presentato al pubblico, ci siamo sentiti molto gratificati perché abbiamo visto riconosciuto il nostro impegno e ci siamo sentiti volontari dell’Associazione.
E’ stato bello anche quando abbiamo ballato la quadriglia, tipica danza brasiliana: con questa esibizione abbiamo voluto comunicare che, anche in una atmosfera gioiosa come quella di una festa, è possibile essere utile agli altri.
La nostra esperienza è stata positiva, la ricorderemo sempre e ci aiuterà anche per il nostro futuro.
Divertendoci, abbiamo aiutato un po’ chi ha bisogno e, per questo, la consiglieremmo anche ad altri ragazzi.

Il gruppo dei ragazzi “Amici del Brasile”