aggiornamenti dal campo – asia
TIBET. Sicurezza alimentare e autosufficienza economica per le comunità nomadi di Domda.
Proseguono le attività del progetto che mira a migliorare le condizioni di vita dei pastori nomadi più poveri ed emarginati del distretto di Domda, nella prefettura autonoma tibetana di Yushu, provincia cinese del Qinghai.
Queste comunità pastorali vivono sotto la soglia di povertà, con un reddito pro capite che non arriva ai 300 dollari all’anno. Un alto livello di analfabetismo, politiche governative di smantellamento dei sistemi pastorali tradizionali e gli effetti dei cambiamenti climatici rendono la vita in quest’area sempre più difficile.
Il progetto mira a promuovere l’autosufficienza economica e alimentare della comunità di Domda puntando su un aumento della resilienza dell’allevamento locale e della produttività degli allevamenti.
NEPAL. E’ iniziata la formazione in apicoltura nel parco del Langtang.
All’interno della prima fascia del parco del Langtang vive una comunità molto numerosa di etnia Tamang, originaria del Tibet e considerata una minoranza etnica, cui sono imposti divieti nell’uso delle risorse legnose e limiti molto forti nel pascolamento animale.
Con il progetto Conservazione ambientale e promozione delle filiere forestali non legnose nel parco del Langtang ASIA Trento vuole rispondere al problema dello scarso accesso alla terra e della mancanza di modelli di utilizzo delle risorse naturali sostenibili e adeguati a garantire un tenore di vita dignitoso alle comunità.
Tra le attività previste c’è la formazione in apicoltura di 60 agricoltori, appena iniziata! Alle 60 famiglie di contadini beneficiari sono state anche distribuite 2 arnie e 1 kit per l’avvio della produzione di miele.
MYANMAR. Il progetto va avanti.
Purtroppo la situazione in Mynamar diventa ogni giorno più difficile. La società civile continua a manifestare il suo dissenso contro la giunta militare che ha preso il potere destituendo il governo di Aung San Suu Kyi, ma la repressione da parte delle forze armate si fa sempre più cruenta. Si contano più di 500 vittime tra cui anche bambini.
Il nostro staff continua a lavorare e a portare avanti il progetto finanziato da AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo) per ottimizzare la filiera del caffè verde e migliorare così la sostenibilità economica e ambientale delle comunità che vivono nell’area del Chin meridionale.
Il personale espatriato è rimasto a Yangon e continua a coordinare il progetto da remoto coadiuvato dallo staff locale mentre sul campo, grazie allo staff ASIA e all’ottima collaborazione con i capi dei villaggi beneficiari, prosegue il monitoraggio della crescita delle piantine di caffè.