L’appello alle istituzioni di Donne senza frontiere
Sulla più grave sciagura del mare dal dopoguerra riceviamo e pubblichiamo il messaggio dell’associazione Donne senza frontiere, che aderisce a La Gabbianella – Coordinamento per il sostegno a distanza:
Cari amici,
gli eventi drammatici degli ultimi giorni ci impongono di esprimere il nostro dolore per la morte di tanti nostri fratelli e di appellarci alle Istituzioni Internazionali perchè mettano in atto gli interventi necessari per riportare la pace nei Paesi di origine dei profughi che si imbarcano sorretti dalla speranza di una vita umanamente dignitosa.
Il nostro pensiero va alle vittime dei “barconi della morte”, ai migranti uccisi dallo scoppio di una bombola di gas, tra i quali una donna e un bimbo di sei mesi, agli uomoni ustionati, senza cure, costretti ad imbarcarsi e chiusi nelle stive, ai cristiani picchiati e gettati in mare vittime dell'”odio religioso”: è uno scenario apocalittico che sconvolge le nostre coscienze e ci impone di condividere con altre Associazioni l’appello alle Istituzioni, perchè intervengano attraverso i canali della diplomazia, cerchino una soluzione pacifica e mettano fine a questa mattanza umana.
Vi allego il documento che l’Associazione Italiana Magistrati minorenni e per la famiglia mi ha inviato chiedendomi la massima diffusione dello stesso.
Un ultimo pensiero va anche a Padre William, referente dei nostri progetti in Sudan, di cui non abbiamo più notizia, ai bambini del campo profughi di Abyei, da noi sostenuti, alle nostre giovani laureate sudanesi, di religione cristiana.
Taranto 22 aprile 2015
La Presidente
Rosaria Fonseca
Il comunicato dell’Associazione italiana magistrati minorenni e per la famiglia