Leggere controcorrente: “L’urlo del Kosovo”
Un ponte per…, organizzazione attiva con il sostegno a distanza in Iraq, Kosovo, Libano, Palestina e Serbia, segnala il volume e il dvd “L’urlo del Kosovo”, curati da Alessandro De Meo, volontario dell’associazione da oltre 14 anni.
Il libro, tradotto e pubblicato in Serbia dalla casa editrice Pesic i Sinovi, denuncia attraverso storie e testimonianze il dramma vissuto da migliaia di persone, in prevalenza serbe, cacciate dal Kosovo e dalla Metohija, terre dove da sempre hanno vissuto e convissuto con altre etnie.
”Io cerco con la scrittura di raccontare un’altra verità”, spiega Di Meo, che ha criticato pregiudizi e luoghi comuni ancora molto radicati anche in Italia, dove sono tanti a ritenere gli albanesi del Kosovo uniche vittime del conflitto.
”Le mie fonti sono i volti e le pietre, le case distrutte e rinate, gli sguardi impertinenti che si fanno beffe della guerra e dei loro rappresentanti in divisa”, scrive Di Meo in una nota conclusiva al suo libro. ”Io un’idea su quanto accaduto nella Jugoslavia me la sono fatta nel tempo, senza cercarla, progettarla, pianificarla… Ma pochi di questa idea saranno complici. Perché si esigono le fonti del mio raccontare. E le mie, di fonti, hanno solo nomi e cognomi sconosciuti ai più”.
Storie vere da cui è impossibili fuggire.
L’urlo che la propaganda non riesce a coprire.
Voci che spezzano il coro allineato del pregiudizio
che è letale per le persone tanto quanto le scorie
della “guerra umanitaria”.