Mais, un aggiornamento dal Sudafrica
Eccovi un aggiornamento sulla situazione generale in Sudafrica dalla nostra Jackie Stevenson, referente del progetto, che molti di voi avete avuto modo di conoscere al nostro convegno annuale o nei viaggi solidali Sudafrica- eSwatini.
La città che sta pagando le conseguenze maggiori è Johannesburg, la più popolata, quella con il più alto numero di poveri e profughi che vivono nelle bidonville, in spazi angusti dove la parola distanza non ha significato. Non si trovano mascherine, lavare le mani ogni 20 minuti per gente che non ha l’acqua in casa è impossibile. É qui che vivono le 180 famiglie dei nostri ragazzi sostenuti a distanza. le loro famiglie vivono di lavoretti saltuari e ora sono confinati nelle loro baracche di pochi metri quadri in 5/6 persone. Non possono lavorare e quindi non hanno cibo.
La gente ha fame, i camion per la distribuzione dei viveri vengono assaltati, la criminalità organizzata sottrae i generi di sostentamento destinati alle famiglie bisognose per venderli. Questa è la realtà con cui oggi i nostri ragazzi sin devono confrontare. Stiamo monitorando le famiglie dei nostri ragazzi e cercando di intervenire dove possibile ma è davvero difficile far fronte alle necessità di tutti.
In attesa fiduciosa di tempi migliori, vi saluto con tanto affetto,
Loredana Rabellino – Responsabile Progetto Sudafrica