mais: aggiornamento progetto sudafrica
Roma, 1 Giugno 2020
Carissimi amici il 2020 rimarrà per sempre impresso nelle nostre menti.
Sappiamo che in Italia stanno allentando le restrizioni e tutto sembra tornare lentamente alla normalità, nella speranza che il numero dei nuovi contagi resti basso. È davvero commovente per me vedere che, malgrado le sofferenze che avete dovuto affrontare, avete continuato ad aiutare e a dimostrare affetto e preoccupazione per i nostri ragazzi. È questa quel la solidarietà che fa di MAIS una vera famiglia unita.
Vi scrivo per aggiornarvi sulla situazione in Sudafrica.
Le zone più colpite dalla pandemia qui sono stati i grandi centri, come Johannesburg o Cape Town, mentre nelle zone rurali i casi sono davvero pochi, motivo per cui, dal momento in cui si sono registrati i primi casi positivi e il Presidente Ramaphosa ha dichiarato il lockdown, si è diffuso il panico e i genitori hanno ritenuto opportuno mandare i figli nei villaggi.
Il Covid-19 ha evidenziato ancora una volta le enormi differenze tra ricchi e poveri che in questo Paese sono davvero enormi.
Il lockdown ha messo a dura prova tutte le persone che si guadagnano da vivere con lavori a giornata come per esempio giardinieri, colf, camerieri, operai, ecc., circa 2 milioni di persone.