“Perle, pirati e sognatori. Dall’aiuto allo sviluppo a una nuova cooperazione internazionale” di L. Carrino
E’ un libro per chi vuole che la cooperazione faccia un salto di qualità e lavori per la rivoluzione dello sviluppo indicata dall’Agenda ONU verso il 2030. Ma come tradurre finalmente in azioni efficaci l’immenso patrimonio della solidarietà che oggi è disperso in migliaia di progetti frammentari? Come realizzare, nel mondo globalizzato, una nuova cooperazione internazionale adeguata ai tempi? In questo libro, dopo una riflessione critica sulle vecchie forme di aiuto, si cerca d’imparare dalle bellissime esperienze che, nonostante tutto, sono realizzate in tanti paesi. Si espongono gli argomenti in favore di un movimento per la riforma della cooperazione internazionale che abbia come protagoniste le collettività locali del Sud e del Nord, e come suo asse portante i nuovi metodi dell’approccio territoriale allo sviluppo. S’ipotizza che la cooperazione possa finalmente diventare un laboratorio del cambiamento, come probabilmente avrebbe dovuto fare da tempo. Insieme con l’altro recente libro di Luciano Carrino, “Lo sviluppo delle società umane, tra natura, passioni e politica” (Franco Angeli, Milano 2014), costituisce uno strumento di lavoro per le esperienze che desiderano collegarsi alla Rete Internazionale per la cooperazione allo sviluppo dei territori, nata nel Padiglione KIP all’Expo 2015. Questa Rete riunisce migliaia di buone esperienze di oltre quaranta paesi e si propone di contribuire a promuovere i profondi cambiamenti culturali, tecnici e politici necessari perché lo sviluppo, al Sud come al Nord, sia davvero verde, partecipato, equo, pacifico e sostenibile.
Luciano Carrino, psichiatra, è stato a lungo responsabile, al Ministero degli Esteri, dei programmi di cooperazione Italia/Nazioni Unite per lo sviluppo umano in Africa, Mediterraneo, America Latina ed Europa dell’Est. È stato vice presidente della Rete contro la povertà dell’OCSE e consulente della Commissione Europea, del Parlamento Europeo e delle Nazioni Unite. Insegna in diverse università italiane e di altri paesi. Prima di occuparsi di cooperazione è stato uno dei più stretti collaboratori di Franco Basaglia nel lavoro di superamento dei manicomi e direttore del Centro di Medicina Sociale di Giugliano. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Lo sviluppo delle società umane tra natura, passioni e politica (FrancoAngeli, 2014), Perle e Pirati (Centro Studi Erickson, 2005), tradotto in varie lingue, e il Manuale dell’OMS Le Personnel Local de Santé et la Communauté face aux Catastrophes Naturelles (1989). È autore di diversi documentari televisivi per la Rai.