Sosteniamo e condividiamo il futuro: si parte!
Inizia da qui il nostro viaggio, da un elenco di parole scritte su una vecchia lavagna.
Siamo a Roma, quartiere Garbatella, ospiti dell’Istituto Magistrale J.J. Rousseau. Le parole ce le hanno suggerite proprio i ragazzi che frequentano quella scuola, insieme a qualche “ospite” del liceo classico Platone. Sono le loro risposte alla domanda su cosa sia il sostegno a distanza.
Abbiamo deciso di scriverle, per tenerle bene a mente e farne il manifesto dei gruppi di Roma coinvolti nel progetto “Sosteniamo e condividiamo il futuro”.
Oltre a La Gabbianella, che fungerà da associazione coordinatrice, ci accompagneranno in questo viaggio anche Asia Onlus, Cesvitem Onlus, Good Samaritan, Mais Onlus e Namastè Onore a Te ONLUS. Conosceremo meglio ognuna di loro nelle prossime settimane, quando ci parleranno del loro lavoro e ci daranno le prime impressioni sull’iniziativa.
Ma cos’è “Sosteniamo e condividiamo il futuro”?
Principalmente è una rete, un network di attori composto da alcuni studenti delle scuole superiori italiane i quali, divisi in cinque gruppi e con il supporto delle associazioni elencate prima, sceglieranno dei loro coetanei in situazioni più svantaggiate ai quali destinare una borsa di studio.
I due gruppi capitolini saranno seguiti da Asia Onlus e Mais Onlus, a questi si aggiungeranno nelle prossime settimane un gruppo di Bologna guidato da Namastè Onore a Te ONLUS, uno di Mirano (VE) spalleggiato da Cesvitem Onlus e infine uno da Varese che si avvarrà del supporto di Good Samaritan.
Il fine ultimo dell’intero progetto non è semplicemente quello di assegnare le borse di studio, ma quello di informare e sensibilizzare i ragazzi coinvolti, per renderli maggiormente consapevoli di ciò che accade nei paesi più svantaggiati del nostro. Per questo motivo, durante l’anno che passeremo insieme cercheremo, con gli studenti in prima linea, di organizzare eventi di informazione e raccolta fondi, per accendere qualche riflettore su popolazioni e territori troppo spesso dimenticati.
Il primo incontro è andato oltre le più rosee aspettative. Abbiamo conosciuto ragazze e ragazzi in gamba, pronti a mettersi in gioco su un progetto che coinvolge realtà così distanti dal loro vivere quotidiano.
I primi due gruppi sono, quindi, formati. Asia Onlus lavorerà con Anna, Elettra, Federico, Francesca, Francesco, Giulia (ne abbiamo due) e Raluka. Insieme a Mais Onlus ci saranno Arianna, Federica (anche qui ne abbiamo due), Gaia, Martina, Michele, Sara, Silvia e Valentina.
Si parte, tra un anno gireremo la lavagna e scriveremo dove siamo arrivati.
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