#sosteniamoilfuturo: la pubblicazione
“Sosteniamo e Condividiamo il Futuro” nasce con l’obiettivo di offrire a ragazzi e ragazze dei paesi più poveri del mondo l’opportunità di proseguire il loro percorso di studi (superiori o universitari) o di terminare la loro formazione professionale.
La parola Futuro nel nome dell’iniziativa si riferisce, dunque, a coloro che spesso un futuro non riescono nemmeno ad immaginarlo, per via delle condizioni di povertà nelle quali sono, loro malgrado, costretti a vivere.
Un altro termine sul quale la Gabbianella Onlus, coerentemente con il lavoro che svolge da quasi vent’anni, ha scelto di mettere l’accento è Sostegno. Dal 1997 il Coordinamento è, infatti, impegnato in prima linea nella tutela e nella promozione della cultura del sostegno a distanza (SaD) quale pratica di solidarietà responsabile.
Sostenere il futuro di chi ha la sola colpa di essere nato in un’area del pianeta svantaggiata è stato, quindi, il primo obiettivo dell’iniziativa. Tale sostegno è stato possibile grazie all’erogazione di 20 borse di studio, i cui beneficiari sono stati selezionati tra i progetti di quindici associazioni interne al Coordinamento.
Il passo successivo al sostegno è stato relativo alla condivisione dell’esperienza, perché una pratica virtuosa aumenta i suoi effetti benefici se viene assimilata e replicata.
Quale scelta migliore per condividere un’esperienza di sostegno a distanza rivolta a studenti se non il coinvolgimento di loro coetanei? L’idea di un “gemellaggio cooperativo” tra cinque istituti scolastici e altrettante associazioni, definite partner primari, operanti sia nei paesi in via di sviluppo sia in Italia con azioni di sensibilizzazione e formazione, è sembrata la soluzione migliore da percorrere.
Grazie ad ASIA Onlus, CESVITEM Onlus, GOOD SAMARITAN Onlus, MAIS Onlus e NAMASTÈ ONORE A TE Onlus e con l’apporto decisivo dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese, “Sosteniamo e Condividiamo il Futuro” ha potuto prendere il via. L’iniziativa si è svolta tra Roma, Imola, Tradate e Mirano giungendo fino in Brasile, Tibet, Sud Africa, India, Uganda e Perù.
Il progetto ha visto, in una prima fase, la formazione di cinque gruppi di ragazzi, coordinati dalle organizzazioni “gemellate” ai loro istituti scolastici, con l’obiettivo di scegliere i beneficiari più meritevoli delle borse di studio messe a disposizione e incrementarle attraverso attività di informazione, sensibilizzazione e raccolta fondi.